Settimana missionaria
È sempre una gioia – quella gioia evangelica – conoscere un discepolo di Cristo. Dal 6 al 10 novembre 2023 ci ha fatto visita padre Livio Prete. Si è presentato subito così: «Sono uno scherzo da prete!». Non solo perché c’è un richiamo al suo cognome, bensì perché «tutte le cose che non volevo fare il Signore me le ha fatte fare!». Per spiegare meglio questo ha utilizzato una parola in lingua bengalese che rispecchia la sua esperienza e che si può tradurre così: «Lo scherzo è il gioco di Dio». Con noi Dio gioca: vede più in là di noi. Vede la sua opera che in noi si potrebbe compiere, se siamo disponibili a lasciarci portare da Lui, modellare da Lui. Ecco, la vita missionaria è non precedere il Signore, ma dare forma a quello che il Signore vuole da noi.
Padre Livio, da adolescente, aveva il desidero di insegnare presso le scuole elementari, in particolare agli alunni con disabilità. Tuttavia, erano altri i «piani» del Signore. Quel desiderio di dare la sua vita non era ancora non nell’ottica di un discorso ecclesiale, ma comunque sempre intenzionato al servizio degli altri.
Fu un missionario del PIME che gli ha ribaltato i progetti. Aveva puntato a scatola chiusa con lui! E così entro in Seminario per la formazione verso il ministero ordinato. Con quest’anno sono 45 anni di sacerdozio. Ha trascorso molti anni, come formatore, negli ambienti del Seminario, e venire da noi è stato un po’ per lui come un ritornare a casa.
Aveva un orientamento missionario per l’Asia, in modo particolare per il Giappone. Invece, è stato mandato per 32 anni in Bangladesh. Altro «gioco di Dio»! In Bangladesh ha maturato una grossa consapevolezza: il saperci mandati da una comunità locale. Ora il missionario non è l’eroem colui che scrive lettere mirabolanti, ma una figura umile e modesta, che nella sua piccolezza si inserisce in una comunità locare, se ne sente appartenente.
Padre Livio ha benedetto il nostro gruppo GAMis perché può essere un laboratorio di esperienza per ripensare la missione in Italia, nelle Diocesi dove noi stiamo. È un’animazione missionaria che tiene viva la fiamma delle missioni nella pastorale ordinaria della comunità. Quello che in questo tempo occorre ripensare nella missione non è l’audience, il prendere la scena, non ci si deve preoccupare dei numeri, bensì intessere rapporti in maniera personale, uno ad uno. Le cose significative sono gli incontri personali. Ecco, sviluppare uno stile di vita ecclesiale, di vita fatta non di facciata, ma di un cuore caldo ardente di Cristo che è condiviso con i fratelli.
Con la nostra Comunità del Seminario, padre Livio ha condiviso il pane della Parola con la meditazione del mercoledì mattina e la lectio di giovedì sera e il pane eucaristico. Sarà a fine mese presso il Pontificio Seminario Regionale Umbro Pio XI. Quello che ci ha trasmesso è cuore un cuore ardente per le Scritture che mette i piedi in cammino. È la Parola di Dio che illumina e trasforma il cuore del missionario e della missione. È Gesù, Parola vivente, a farci ardere, illuminare e trasformare il nostro cuore. Da questo amore attingiamo lo zelo per annunciare al mondo il suo mistero di salvezza, con la potenza e la sapienza che vengono dal suo Spirito.
Paolo Larin