Pastorale digitale 2.0
E’ un po’ la storia di una vocazione, quella raccontata dal libro di Riccardo Petricca “Pastorale Digitale 2.0”, semplice come è, in fondo, ogni vocazione – una chiamata ed una consegna a cui informare tutta la propria vita -, ma complessa come si rivela sempre, per il lungo ed anche tortuoso percorso umano per arrivare a comprenderla, a riconoscerla come propria e infine ad accettarla come definitivo stile di vita.
L’Autore, ingegnere delle telecomunicazioni, attira immediatamente il lettore e lo coinvolge emotivamente nel tratto di esperienza personale di vita che racconta, quando lui, dopo anni di impegno in Azione Cattolica e Pastorale Giovanile, se ne allontana dopo un forte dispiacere cercando altrove, su diverse rotte, distrazioni e compensazioni. Ma dopo qualche anno, occasioni, accadimenti, persone lo riportano a guardare dentro di sé, a riscoprire ideali, sogni, motivazioni, impegni. Fino a ritrovarsi nel luglio 2013 a Rio de Janeiro come responsabile del gruppo diocesano alla XVIII Giornata Mondiale della Gioventù con il Papa: e lì ha la conferma che “nulla, assolutamente nulla accade a caso“, che non è solo, che quel Dio a cui aveva dedicato gli anni della sua giovinezza è lì accanto, lo aiuta e lo soccorre, gli vuole bene e lo chiama.
La vita cambia e ridiventa entusiasmante, si incontra e si relaziona con quella di tante altre persone e la sua non è più l’unica voce narrante nel libro, perché si intreccia con molte altre voci a formare un solo racconto, la sua vocazione non è più solo sua, ma viene condivisa da altri, sempre più numerosi, che si impegnano con lui in un nuovo servizio volontario e gratuito in diocesi: il servizio di Pastorale Digitale. Servizio che prende inizio, col favore e l’avallo del Vescovo Gerardo, nel marzo 2014 con un convegno dal titolo “Internet è un dono di Dio”. E pensare che molto prima, nel 1998, Riccardo, con due amici studenti di ingegneria come lui, aveva organizzato un convegno sull’ utilizzo di internet nella Chiesa: “il peggiore degli incontri mai visti ed organizzati”! Evidentemente i tempi non erano maturi. E neanche le persone. Ma l’intuizione della vocazione era già presente: la Vocazione digitale!
Adriana Letta
autrice della prefazione e dell’editing del testo