V Mistero Gaudioso | Il ritrovamento di Gesù fra i dottori del tempio
Proviamo a meditare con gli occhi di Maria…
Gesù stava per compiere dodici anni e si preparava ad andare a Gerusalemme con particolare gioia, infatti, in quell’anno con la benedizione di Giuseppe sarebbe divenuto Bar-Mitzwa, figlio della legge; un rito importante che segna il passaggio all’età adulta. La Pasqua era passata tranquillamente e era giunto il momento di tornare a casa, alla nostra Nazareth. Mentre ripenso a quei giorni ricordo che Gerusalemme era in fermento. Chiasso e fiumi di gente facevano capire che tutti si stavano preparando per il viaggio di ritorno. Ognuno prese posto nella propria carovana e partimmo. Gesù e i suoi amici giocavano, si rincorrevano e ogni tanto li perdevamo di vista. Sebbene tranquilli nel vederli giocare, ogni tanto con lo sguardo andavo alla ricerca di Gesù e d’un tratto, non lo vidi più. Dentro di me pensai che sicuramente era con Giuseppe, nella carovana degli uomini, ma quando andai da lui, vidi che Gesù non era neanche lì. L’apprensione cominciò a farsi spazio nel mio cuore, e mentre Giuseppe cercava di tranquillizzarmi chiedevamo a parenti e amici sperando di avere notizie di Gesù, ma niente, si era perso! Non avevo pace, il cuore palpitava sempre più velocemente e piano piano sentivo quella spada che andava sempre più in fondo al mio cuore. Lasciammo la carovana e decidemmo di tornare indietro. Angosciati lo cercammo per tre giorni. Durante quei giorni facemmo esperienza dell’aridità e del buio dell’assenza, quello stesso buio che mi avrebbe colpito durante i tre giorni della morte di Gesù. Ma dove poteva essere Gesù? Qual era il luogo in cui Lui poteva sentirsi a casa? Lo trovammo nel Tempio mentre parlava con i dottori della legge. Sembravano stupiti delle risposte di Gesù e mi meravigliai. Corsi verso di Lui, Giuseppe mi raggiunse e rimase silente, allora gli chiesi il motivo del suo gesto. La sua risposta fu singolare, disse: “Perché mi cercavate? Non sapevate che io devo occuparmi delle cose del Padre mio?”. Fu questa la Sua risposta. Nonostante i nostri volti attoniti, Gesù decise di metterci davanti alla verità, che pure sapevamo da sempre, ma che solamente a distanza di anni avrei compreso. La Pasqua, il Tempio, i dottori della Legge, la perdita e il ritrovamento era tutto anticipazione della Passione, Morte e Resurrezione che si sarebbe consumata proprio lì a Gerusalemme, durante la Pasqua tra i dottori della legge che non lo avrebbero interrogato stupiti, ma solo per metterlo a morte. Ancora però non era giunta l’ora per comprendere tutto questo. Noi non facemmo domande e Gesù tornò a Nazareth con noi.