Libera nos. Il trionfo sul male
Il progetto di Dio coinvolge sempre l’amore per le sue creature, odiate, invece, da Satana. Mentre il male è entrato nel mondo a causa dell’invidia del Diavolo e continua a perdurare con il peccato e il vizio – che deteriorano quella santa cura che Dio ha voluto riservare alla nostra fragile natura – l’evento dell’Incarnazione si presenta proprio per manifestarci questa cura e così liberarci da questa influenza diabolica.
Padre Francesco Bamonte – dell’Istituto dei Servi del Cuore Immacolato di Maria, esorcista della diocesi romana e vice-presidente vicario dell’Associazione Internazionale Esorcisti (AIE) – ha incontrato il 19 gennaio 2024 la comunità del Propedeutico, introducendo la sua condivisione con l’esposizione di questo evento primordiale, chiave di lettura di tutta la fenomenica della molteplice azione diabolica a discapito del bene dell’uomo. La scelta, per natura definitiva, di questa parte di angeli ribelli a Dio ha segnato chiaramente uno spartiacque nell’armonia del cosmo e dell’ordine delle cose. Sant’Agostino dice che «il diavolo non è un lussurioso, né un ubriacone, né altre cose simili: è invece superbo e invidioso» (De Civitate Dei, 14).
A partire dalla Sacra Scrittura e dal pensiero dei Padri, possiamo rintracciare la radice del male e dell’azione del diavolo come primordiale desiderio di scavalcare e di eguagliare Dio. L’azione diabolica sta nel sottrarre tanti figli alla visione beatifica del Padre portandoli sulla via della perdizione. Certamente, non tutto ciò che accade all’uomo può essere ricondotto all’azione diretta del diavolo: egli utilizza diversi mezzi per fomentare nel cuore umano gli stessi sentimenti e le stesse intenzioni che lui ha nei confronti di Dio, non riuscendo, tuttavia, a modificare in modo radicale e completo la dignità dell’uomo. Padre Francesco, così, ha dettagliatamente illustrato con delle esperienze di vita le diverse manifestazioni dell’azione ordinaria e straordinaria del maligno. Per la nostra esperienza di presbiteri e seminaristi, costantemente alla prova nel servizio del Regno di Dio, è stato interessante comprendere le varie tecniche adulatorie e persuasive del demonio nel conquistare sin dal minimo pensiero la volontà umana, inducendola al peccato.
Per quanto riguarda la sfera straordinaria, Bamonte non ha lesinato nell’offrire numerose prove e testimonianze dei vari gradi di questa azione: vessazione, ossessione, possessione, infestazione. I numerosi episodi – che possono essere ricondotti sotto questi campi – sono causati da diverse problematiche di connotazione spirituale, le quali sono generate dalle sempre più svariate pratiche di occultismo ed esoterismo. La realtà odierna propone modelli e paradisi spiritualistici, che vogliono offrire una scimmiottatura dell’opera di Dio, ma inconsciamente, o più o meno consapevolmente, lasciano carta bianca all’azione del nemico, che trova in queste dimensioni una certa ospitalità idolatrica. Non è certamente semplice attuare una proposta di evangelizzazione in questi difficili orizzonti culturali, poiché le persone sono sempre più attratte da alternative poco chiare, non esattamente corrispondenti all’insegnamento e alla visione dell’uomo cristiano. Molto di ciò che conosciamo innocente è purtroppo reso pericoloso da infiltrazioni di tipo esoterico, magico, occulto, satanista. Riferimenti sporadici negli anime (Mushishi, Natsume Yuujinchou, Uchouten Kazoku sono esempi di questo genere di animazione tendente al sincretismo spirituale comprendente elementi mitologici o demoniaci di varie culture), vari tipologie di musica (Venom, Bathory, Slayer, Kreator, Sarcofago, Celtic Frost, MercyfulFate sono alcuni dei gruppi più importanti del black metal), mostre museali o esposizioni culturali, soprattutto afferenti alla corrente misterica della New Age (la quale attecchisce particolarmente tra i giovani), contribuiscono alla diffusione subliminale di contenuti riconducibili all’operato diabolico. Bisogna precisare che molto dipende dallo spirito interpretativo della propria soggettività, la quale può trovare in questi àmbiti rischio per la propria salus animae, oppure riconoscere i segni dei tempi e avere le armi adatte, quali il discernimento e la prudenza, per contrastare realtà prettamente sataniche. Anche in questo noi siamo chiamati a collaborare alla missione di portare alla verità coloro che abitano in regioni di tenebra e sentire la voce di supplica nelle anime che ci vengono affidate. Conoscere il cuore di Gesù è necessario per discernere il modus operandi da applicare nei casi più complessi, che il popolo di Dio costantemente consegna alla responsabilità dei sacri ministri, pastori dediti al servizio dei fratelli, soprattutto i più fragili nella vita di fede. Nel suo Cuore pulsante di amore incommensurabile sono riposti molti degli strumenti pastorali da introdurre. La verifica delle condizioni dell’anima, della stabilità psico-spirituale e delle esperienze pregresse è azione che discende da una premura santa, tesa a fornire il fedele della medicina più appropriata. Oggi più che altro è necessario avere direzione spirituale per quanto riguarda l’aspetto dell’accettabilità o meno di determinate posizioni a livello morale e cristiano, poiché la deriva è in agguato. Qui non si tratta di mera fantasia, ma di sperimentazione sul campo: padre Francesco ha presentato una carrellata di situazioni in cui l’inesperienza e l’inavvertenza ha tratto alcuni facilmente in inganno, soprattutto tra i più giovani – facili prede di movimenti di riscoperta spirituale – almeno dal ’68 in poi. L’abominio più grande è che – secondo lui – vengano promosse iniziative divulgative di pratiche magiche ed esoteriche, legate a simboli identificativi della massoneria, del satanismo, della stregoneria e dello spiritismo: i grandi della terra non desistono dal propagare questa criminale pubblicità, che fa solo gioire il principe di questo mondo. La sfida che si propone è quella di incentivare la conoscenza approfondita sia dei fenomeni di disturbo che il maligno arreca alle persone, sia l’iniqua scia di male che serpeggia nel contesto contemporaneo, carico di sfide antropologico-culturali.
Don Carlo Di Sotto