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IV Domenica di Avvento – Anno A

L’angelo toglie ogni dubbio, se ci fosse stato in Giuseppe, e dice chiaramente che la nascita di Gesù è opera dello Spirito. Non deve temere perché quello che sa e vede in Maria è opera di Dio, non è un adulterio. In questo modo lui viene coinvolto nel piano di Dio, nei suoi progetti. La “considerazione” che faceva era quella di rendersi conto che non solo Maria aveva una missione, ma anche lui aveva la sua: quella di essere “padre” del Messia, cioè accogliere e custodire il Figlio di Dio.

III Domenica di Avvento – Anno A

Sei tu, Gesù, quello che tutta la gente aspetta perché è stanca di sentire le promesse per lo più non mantenute di tanti Messia o sei anche tu una delusione? Possiamo davvero fidarci di te? possiamo dire ancora una volta, ciò che ti disse allora S. Pietro: «Signore, dove andremo? Tu solo hai parole di vita eterna»

II Domenica di Avvento – Anno A

«Rivestirsi di…» ha anche un significato figurato, simbolico; per cui «rivestirsi di Cristo» (Gal 3,28) vuol dire “pensare e agire come…” (cf. anche Rm 13,14: «rivestitevi del vostro Signore Gesù Cristo», cioè “vivete come è vissuto lui”). Ci si può rivestire anche della giustizia, della fedeltà, della carità, che significa esercitare, praticare, vivere quella virtù di cui si parla: essa aderisce alla nostra persona come il vestito al nostro corpo.

I Domenica di Avvento – Anno A

“È ormai tempo di svegliarci dal sonno…”, e l’Avvento viene a proposito: «vegliate».
Non ti cullare nell’inerzia, scuotiti, lotta, combatti, perché la posta in gioco è alta. Il tempo tra la sua venuta in mezzo agli uomini e il suo ritorno è il tempo della grazia nell’attesa di un mondo migliore, non da contemplare, ma da cambiare, trasformare, rendendolo degno dei figli di Dio.