Triduo Mater Salvatoris 2019 | II Giorno
Dal Vangelo secondo Giovanni (19, 25-27)
In quel tempo, stavano presso la croce di Gesù sua madre, la sorella di sua madre, Maria madre di Clèopa e Maria di Màgdala.
Gesù allora, vedendo la madre e accanto a lei il discepolo che egli amava, disse alla madre: «Donna, ecco tuo figlio!». Poi disse al discepolo: «Ecco tua madre!». E da quell’ora il discepolo l’accolse con sé.
Spunti per la meditazione
Ecce Mater tua
Nella scena del Golgota si distingue la scena delle parole del Crocifisso alla madre e al discepolo amato.
Giovanni – evangelista teologo – riferisce fatti materiali ma ci offre il loro significato spirituale e teologico.
Gesù morente si preoccupa di affidare sua madre al discepolo amato affinché la custodisca (Gesù osserva il IV comandamento).
Ormai si è affermata tra gli esegeti di Giovanni una interpretazione più significativa e spirituale che vede nel breve ma solenne episodio uno schema di rivelazione.
L’accoglienza del discepolo
Il testo di Giovanni non ci fa conoscere i sentimenti di Maria e la sua reazione alle parole del Figlio.
Il testo invece evidenzia il comportamento del discepolo amato che “da quell’ora… l’accolse TRA I SUOI BENI“.
È superata l’interpretazione dell’ospitalità in casa anche se questa non è esclusa. Giovanni ama il duplice livello ed esprime un’innegabile ospitalità spirituale del discepolo verso la Madre.
L’accoglienza del discepolo indica: apertura, accettazione, legame personale, amore attivo. È atteggiamento spirituale analogo alla fede che nel IV Vangelo è riservato solo a Gesù (1, 11-12; 5, 43-44; 13, 20).
Il discepolo accoglie Maria «eis tà ìdia», tra i suoi beni.
Non solo in casa.
Non solo nella sua intimità.
Ma nel suo ambiente caratteristico (nella sua comunità, nella sua Chiesa) costituita dai doni trasmessi da Gesù: grazia, Parola, Spirito, Eucaristia.
Tra questi doni propri della Comunione con Gesù c’è quello della Madre che il discepolo accoglie e dà alla sua Comunità.
Come al discepolo, ad ogni cristiano è affidata Maria come madre.
Ogni cristiano è invitato ad accogliere Maria come madre nella propria vita, ad imitarla nelle sue virtù evangeliche ed entrare in un dialogo permanente e rinascente con lei.
E la madre rivelata e donata da Cristo:
- guida i figli all’amore autentico e concreto per la Chiesa;
- intercede per essi intronizzata accanto al Figlio;
- li assiste lungo il cammino fino alla patria beata.